Il Modello Educativo
Il centro del modello che proponiamo è l’attenzione al bambino quale individuo unico, competente, strutturato, anche se ancora in formazione, con intelligenze multiple: razionale, ma anche emotiva, corporea, fantastica e con un potenziale intersoggettivo che va coltivato e canalizzato. Un bambino che appartiene ad un sistema principale da cui dipende che è il sistema famiglia dal quale non si può prescindere se si vuole dare delle opportunità formative e di crescita al bambino, prima tra tutte l’esperienza di separazione dall’ambiente familiare e la conoscenza di un nuovo ambiente.
Perché questi obiettivi siano raggiunti scegliamo come riferimento teorico il Modello Strutturale Integrato che prevede uno sviluppo coerente dei livelli corporeo, emotivo, fantastico e cognitivo. Ciascuno di questi livelli si sviluppa in modo integrato con gli altri. Sebbene il linguaggio corporeo sia il più importante nel primo anno di vita, lo sviluppo globale, a partire dal secondo anno, richiede il funzionamento integrato di tutti i linguaggi. Non c’è, infatti, uno sviluppo razionale adeguato, senza una buona esperienza corporea ed emotiva.
Nel nostro progetto diamo molta importanza alla supervisione. Una psicoterapeuta con esperienza decennale nell’ambito dello sviluppo ed una psicologa in psicologia della salute e clinica curano la supervisione.
La supervisione consiste in due tipi d’interventi: uno più tecnico, l’altro più personale.
Mediante la supervisione tecnica la psicologa segue la progettazione delle insegnanti e la messa in pratica, in modo da valutare se i laboratori sono coerenti con gli obiettivi della progettazione annuale e soprattutto se i bambini seguono con uno sforzo proporzionato alla loro età e alle loro capacità individuali evitando quindi una stimolazione non adeguata. La psicoterapeuta cura la supervisione personale del gruppo di insegnati, focalizza i limiti della struttura di personalità delle insegnanti in relazione a quelli dei singoli bambini e scongiura situazioni di empasse nella relazione tra i due.
“Le insegnanti non sono tali perché conoscono teoricamente come si cresce e come si apprende, questo lo apprendono nel giro di qualche anno di studio, ma lo diventano quando si impegnano nell’essere in un certo modo…e noi sappiamo che imparare ad essere richiede un tempo infinito”
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Dott.ssa Carmen Giusto Di Sarno
Psicologa e dirigente de La Torre di Babele
Scuola dell’Infanzia
3-5 anni
Alla scuola dell’infanzia La Torre di Babele ci proponiamo di accompagnare i bambini affinché siano portatori di idee creative per lo sviluppo umano e tecnologico della nostra società. Di base c’è un’immagine del bambino, non come soggetto debole e unicamente portatore di bisogni, ma come persona competente, animato dall’enorme potenziale dei suoi cento miliardi di neuroni. Un bambino capace di auto-costruirsi mentre costruisce il mondo attraverso delle teorie interpretative sul reale. Tale idea implica una concezione dell’educazione e dell’apprendimento non come pura trasmissione o riproduzione, ma come processo di costruzione delle ragioni e dei significati degli accadimenti della vita.
La conoscenza è intesa come un processo di co-costruzione tra un adulto che “detiene” un sapere, inteso come sua interpretazione della realtà, e un bambino che vuole possedere questo sapere ma per vie proprie e tempi propri e, soprattutto, con l’obiettivo di ricrearlo e modificarlo per avere una sua lettura della realtà.
La scuola diventa così un luogo di ricerca, ed i bambini, insieme agli educatori, sono i ricercatori primari.
Per favorire questa ricerca portiamo avanti una didattica laboratoriale.
Pertanto, tutte le abilità dei bambini sono esercitate e facilitate all’interno veri atelier dove i bambini sperimentano, e apprendono giocando. I laboratori sono progettati per essere tra di loro integrati e coerenti con il percorso scelto dal Piano dell’Offerta Formativo annuale.
È faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli.
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Janusz Korczak
Nido e Sezione Primavera
Il nido e la classe primavera sono dedicati all’accoglienza di bambini in età compresa tra 0 e 36 mesi.
I bambini sono suddivisi per fasce di età, raggruppati in diverse sezioni:
Nido 0-24 mesi e classe Primavera 24-36 mesi.
